La recente decisione delle Sezioni Unite, la n. 5847 del 2025, risolve il conflitto giurisprudenziale circa la possibilità di ricorrere, immediatamente, per cassazione avverso la sentenza ex art. 420 quater c.p.p., anche prima del decorso del termine di prescrizione che ne segna l’irrevocabilità, così come stabilito dalla riforma Cartabia, in tema di processo in absentia. Partendo da un inquadramento generale della quaestio, si esamina la soluzione accolta dalla Suprema Corte che, con una scelta ermeneutica orientata alla massima tutela delle prerogative difensive, si pone in sintonia coi principi del controllo di legalità sulle pronunce, anche di rito, e con quello di effettività della tutela giurisdizionale e della ragionevole durata del processo. Si tratta di una pronuncia che, attraverso la verifica tempestiva dei suoi presupposti, aggiunge un altro tassello importante nel percorso del diritto dell’imputato a conoscere il processo che lo riguarda. L’adozione di uno strumento innovativo, come la sentenza 420 quater, infatti, meglio garantisce, rispetto al recente passato, l’effettiva instaurazione del contraddittorio e il diritto all’autodifesa della persona sottoposta al processo.
Sulla ricorribilità per Cassazione della “nuova” sentenza ex art. 420 quater c.p.p. Nota a corte di cassazione, Sezioni Unite Penali, sentenza n. 5847/2025
Grieco, Sarah
2025-01-01
Abstract
La recente decisione delle Sezioni Unite, la n. 5847 del 2025, risolve il conflitto giurisprudenziale circa la possibilità di ricorrere, immediatamente, per cassazione avverso la sentenza ex art. 420 quater c.p.p., anche prima del decorso del termine di prescrizione che ne segna l’irrevocabilità, così come stabilito dalla riforma Cartabia, in tema di processo in absentia. Partendo da un inquadramento generale della quaestio, si esamina la soluzione accolta dalla Suprema Corte che, con una scelta ermeneutica orientata alla massima tutela delle prerogative difensive, si pone in sintonia coi principi del controllo di legalità sulle pronunce, anche di rito, e con quello di effettività della tutela giurisdizionale e della ragionevole durata del processo. Si tratta di una pronuncia che, attraverso la verifica tempestiva dei suoi presupposti, aggiunge un altro tassello importante nel percorso del diritto dell’imputato a conoscere il processo che lo riguarda. L’adozione di uno strumento innovativo, come la sentenza 420 quater, infatti, meglio garantisce, rispetto al recente passato, l’effettiva instaurazione del contraddittorio e il diritto all’autodifesa della persona sottoposta al processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
