Il contributo si concentra su un ampio ciclo di sonetti collocato all’interno del canzoniere varchiano e dedicato a Giulio della Stufa, pupillo del poeta negli anni a ridosso della pubblicazione del libro. Ricostruendo i rapporti intertestuali che i sonetti per Giulio intrattengono da un lato con altri settori della produzione varchiana (le lezioni accademiche sui Fragementa), dall’altro con la tradizione petrarchesco-bembiana (dal Secretum agli Asolani), la chiave interpretativa del ciclo giuliano viene individuata nel superamento dell’ideologia amorosa petrarchesca in quanto ancora compromessa con la dimensione terrena e con la ricerca di una gloria “estrinseca”. Mettendo in luce il sostrato neoplatonico-ficiniano del ciclo, il contributo mostra come in questi testi Varchi si presenti come nuovo maestro d’amore, proponendo un’ideologia amorosa ficinianamente fondata sul nesso tra amore perfettamente intellettualizzato e salvezza.
Il ciclo di sonetti per Giulio della Stufa nel canzoniere di Benedetto Varchi ("Sonetti. Parte prima", 379-420)
Vatteroni S. M.
2019-01-01
Abstract
Il contributo si concentra su un ampio ciclo di sonetti collocato all’interno del canzoniere varchiano e dedicato a Giulio della Stufa, pupillo del poeta negli anni a ridosso della pubblicazione del libro. Ricostruendo i rapporti intertestuali che i sonetti per Giulio intrattengono da un lato con altri settori della produzione varchiana (le lezioni accademiche sui Fragementa), dall’altro con la tradizione petrarchesco-bembiana (dal Secretum agli Asolani), la chiave interpretativa del ciclo giuliano viene individuata nel superamento dell’ideologia amorosa petrarchesca in quanto ancora compromessa con la dimensione terrena e con la ricerca di una gloria “estrinseca”. Mettendo in luce il sostrato neoplatonico-ficiniano del ciclo, il contributo mostra come in questi testi Varchi si presenti come nuovo maestro d’amore, proponendo un’ideologia amorosa ficinianamente fondata sul nesso tra amore perfettamente intellettualizzato e salvezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.